Rivivono i Misteri di Santa Cristina. Aperte le celebrazioni nel nome della martire
Indossano le vesti leggere di una passione che brucia. Calzano quelli di una tradizione antica che amalgama fede e folklore, nel nome della santa bambina eretta a principale patrona. Bolsena, città del Miracolo Eucaristico, del lago di origine vulcanica più grande d’Europa, ma anche e soprattutto, di Santa Cristina, dodicenne devota al Cristianesimo e per questo a lungo perseguitata dal padre, il prefetto Urbano, e dai suoi successori.
Tormenti e gloria nella sua storia di martire, sottoposta a infinite torture prima di spirare con il cuore trafitto da una freccia, anche quest’anno rivivono sotto forma di suggestione, notturna e diurna, grazie all’Associazione Antichissima Rappresentazione dei Misteri di Santa Cristina e al centinaio di figuranti che daranno forma alla spettacolare rievocazione che affonda le sue origini nel lontano Medioevo e dal 2012 si fregia del riconoscimento di “Meraviglia Italiana“.
Apertasi venerdì 14 luglio, la novena in preparazione della festa vera e propria andrà avanti fino a sabato 22 luglio in Basilica, con le celebrazioni alle 18.30. Mercoledì 19 luglio, intanto, alle 21.30 muove la solenne processione per l’esposizione delle reliquie. A scandire la vigilia, domenica 23 luglio, le messe sulla tomba nella basilichetta ipogea e l’addobbo floreale della grotta, pronta a vestirsi delle profumate ortensie, altro simbolo identitario per la vicina cittadina dell’Alto Lazio.
Dopo i vespri del pomeriggio, alle 22 ha inizio la traslazione della statua della santa dalla Basilica fino alla Chiesa del SS. Salvatore, percorrendo le vie del centro storico invase dai tanti che, ogni anno, si accalcano nei punti strategici. Lungo il tragitto, sui cinque palchi di legno allestiti per l’occasione, si rinnova la spettacolare Rappresentazione dei Misteri. Momenti salienti scelti quest’anno per dare forma a plastici quadri: “I Pettini” in Piazza Santa Cristina, “Le Carceri” in Piazza Matteotti, “La Caldaia” in Piazza San Rocco, “Il Lago” in Piazza San Giovanni e poi “I Demoni” al Castello, unica scena serale che prevede l’animazione.
Lunedì 24 luglio, al termine della messa, intorno alle 10, sulle note del complesso bandistico di Pantalla l’immagine della santa fa ritorno in basilica. Lungo il percorso inverso, sono dislocati altrettanti misteri. Il Castello fa da cornice al supplizio de “La Ruota“, in Piazza San Giovanni torna la scena de “I Serpenti“, in Piazza San Rocco quella altrettanto evocativa de “Il Taglio della Lingua“, in Piazza Matteotti “Le Frecce” e in Piazza Santa Cristina “La Gloria“.
Alla processione prende parte, come da tradizione, monsignor Benedetto Tuzia, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi che alle 11.15 presiede la messa, impreziosita dai canti della Corale della Basilica di Santa Cristina. Un’altra avrà luogo alle 18.30. In serata, sul lungolago il concerto-animazione “Ladies & Gentlemen” precede alle 23.30 l’immancabile spettacolo pirotecnico che si riflette sulle acque del lago realizzato dalla “Piros” di Piegaro.
Con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione, i festeggiamenti proseguono mercoledì 26 luglio alle 21.15 in Piazza Santa Cristina con “I Fiati dell’Alta Tuscia” che propongono le note immortali di “Carmen”, l’opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet. Preludio a quelle del Galà Lirico Internazionale atteso per domenica 30 luglio alle 21.15 in Piazza San Rocco. Sabato 5 agosto, infine, nell’anniversario del ritrovamento della tomba di Santa Cristina avvenuto nel 1880, alle 21.30 sul sagrato del basilica sarà la volta dei “Misteri rappresentati dai Bambini“. Solo dopo, però, che in basilica si è rinnovato il rito della preghiera sulla tomba della martire, con annesso bacio della reliquia.
Per ulteriori informazioni:
www.santacristinadibolsena.it
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