Enogastronomia – Sono tra le sedici etichette del Lazio premiate con 5 stelle
Vini della Tuscia sulla nuova Guida di Repubblica
Viterbo – Anche i vini della Tuscia tra le 5 stelle presenti nella nuova Guida di Repubblica ai sapori e ai piaceri di Roma e del Lazio 2018.
Sono sedici le etichette presenti, tra cui alcuni nomi importanti della Tuscia.
Premiato il Falesco di Montefiascone, in particolare il Montiano 2014 “riferimento qualitativo – si legge – imprescindibile per tutti coloro che ambiscono a realizzare un grande Merlot. Generoso nella struttura odorosa, che dispiega un ampio ventaglio di percezioni fruttate: ciliegia matura, prugna e mora di rovo, fuse con note di sottobosco, spezie dolci, tabacco biondo, sottobosco, cacao e sfumature floreali, il vino propone una beva equilibrata e grintosa, sostenuta da un arrotondato tessuto tannico, e da un’armoniosa e proporzionata acidità , anticipazione di un finale prolungato ed avvincenteâ€.
Sempre nella Tuscia, a Ischia di Castro, premiato Vigne del Patrimonio con Ala d’oro Brut, chardonnay in purezza “reduce da una prolungata relazione con i lieviti – si legge -, tratteggia un affresco aromatico spensierato ed elegante, che apre su toni di nocciola, pane tostato e frutti a pasta bianca, seguiti da sentori di pompelmo, fiori gialli e sfumature minerali, prodromo di un sorso, ravvivato da una modulata carbonica, equilibrato e soavemente sapidoâ€.
Ci si sposta, poi, verso Civitella D’Agliano con il grechetto. Il Latour 2014 ha “una prestazione organolettica di ammirevole articolazione gusto-olfattiva, che lo colloca ai vertici di un’agguerrita compagine, composta da vini che volteggiano tra l’ottimo e l’eccellenteâ€.
Infine premiati alcuni di vini di Castiglione in Teverina: l’azienda Bottaccio con il Pietra dura 2013, la tenuta Pazzaglia con il Grechetto Poggio Triale 2014 e l’azienda Trappolini con il Grechetto 2016 “vinificato in acciaio, che aggiunge ai descrittori aromatici riconoscimenti di miele, frutta tropicale, camomilla ed erbe campestri, anticipazione di un palato succulento e dinamico, caratterizzato da un indomito, ma non tagliente, nerbo acido, e da un finale di vibrante persistenzaâ€.Â
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